L'ordine spontaneo di mercato e il capitalismo decentrato

31.05.2024

L'ordine spontaneo non persegue fini, ma rappresenta i piani individuali

L'ORDINE SPONTANEO E IL MERCATO

L'approccio della scuola austriaca si può sintetizzare attraverso la metafora "ordine spontaneo". 

Questo termine rappresenta la summa del pensiero austriaco, in quanto sottolinea che il capitalismo è essenzialmente un processo evolutivo decentrato, che si coordina attraverso il sistema dei prezzi, lontano dalle decisioni di pochi pianificatori. 

Tutti gli austriaci, malgrado alcune differenze, sono fermamente convinti che non ci sia cosa peggiore delle conseguenze inattese degli interventi coercitivi imposti dallo stato, considerato che ogni decisione politica ha effetti che vanno oltre quanto dichiarato da chi la pone in essere. 

Al contrario l'ordine spontaneo di mercato non persegue alcun fine unitario, ma è solo un'istituzione sociale che tende a rappresentare, in modo più o meno ottimale, i differenti piani individuali. 

Per questo motivo è obsoleto parlare di fallimenti del mercato, poiché si può fallire solo se si agisce in vista di un certo obiettivo. 

Il mercato non è altro che un processo che coordina le azioni e i progetti degli individui, attraverso il sistema dei prezzi. 

Mises ed Hayek utilizzano il termine CATALLATTICO per indicare l'ordine sociale che deriva dal processo di mercato, il quale non è progettato a tavolino da alcun decisore o organo istituzionale. 

I decisori politici infatti, rischiano di finire vittime della propria ignoranza, dal momento che è impossibile cogliere tutte le conseguenze inintenzionali degli esseri umani; pur agendo in buona fede, e cercando di soddisfare il benessere della maggior parte della  popolazione,nonostante i loro sforzi, è molto  improbabile che riescano a centrare i loro obiettivi.
    
Maurizio Mombelli